27 febbraio 2013

Prof barba e niente capelli

Dream of bamboo_9887Nella scuola media, o scusate, scuola secondaria di primo grado, il rapporto tra insegnanti maschi e femmine è sperequato.
Noi maschi, siamo molti di meno. Nel nostro istituto vi sono intere sezioni senza neanche un uomo.
Non mi lamento, quasi mai, per questo.
Certe volte non vedo più il motivo di non "portare avanti un'istanza per l'attuazione delle quote celesti" nella scuola e in altri ambienti lavorativi.
Mi presento come un tipo particolare: sono grasso e completamente rasato e mi diverto a tagliarmi in maniera diversa una barbetta rada e "sale e pepe". Detta così sembra più elegante che grigia!
Queste le premesse, ora i fatti.
Da quando insegno ci sono sempre alunni, in genere delle prime classi, che usano "maestrA" e se va bene "professoreSSA".
Non mi offendo assolutamente, li capisco; molto spesso anch'io, per la mia distrazione, faccio delle "magre" ridicole.
Di solito coinvolgo la classe in un momento di ilarità, fissando il distratto, senza rispondere e passandomi più volte la mano sulla testa rasata o accarezzando e pettinando voluttuosamente la barba, finché qualcuno si accorge dell'errore ed inizia a ridere coinvolgendo gli altri.
Se l'espressione interrogativa che sale sul viso dell'alunno, non scompare e neanche la classe reagisce, allora, come per esplicitare un pensiero improvviso, mi rivolgo alla classe dicendo: "Certo che come professoreSSA sono molto bruttA, non ho i capelli, ma in compenso ho la barba!".
La risata generale è garantita, mi scuso sempre con l'alunno, e spiego che è un errore più che naturale, e così si va avanti dopo una piccola pausa di rilassamento.
Però, una volta è saltato fuori un appellativo che mai mi sarei aspettato.
Non l'ho corretto, esprimeva un affetto nei miei confronti, più che rispetto.
Mi ha colto di sorpresa, mi ha commosso.
Non so come, ma per fortuna non era stato captato bene da altri compagni e sono riuscito a tenerlo segreto.
Solo per me.
Un alunno, come ci diciamo noi prof, in difficoltà, più piccolo di età e di corporatura, timido e sempre impacciato, distratto tanto da non sentire la campanella della ricreazione, si avvicina alla cattedra e fa:
"Mamma, posso andare in bagno?"

Sono sfaticato e mi voglio riposare! 

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